Il martello da calzolaio è costituito da un blocchetto di acciaio con bocca convessa e penna sottile, piana; è provvisto di un manico di legno 4 (a) 17 (la) 26.5 (l) . Accompagna l’arte del calzolaio dal 1890/1900.
Utilizzato per battere, conficcare chiodi, spianare superfici lavorate.
Il martello viene afferrato all’estremità del manico, alzando ed abbassando ritmicamente l’estremità percuotente piatta (bocca del martello) per conficcare chiodi o battere il cuoio; ò livellare la pelle; si utilizza invece l’estremità sottile (penna del martello) per lavorare i piccoli dettagli ò per ribattere i chiodi durante la fase del montaggio della tomaia.
Le suole, in particolare, erano sottoposte a battitura, ad una certa pressione, per renderle più compatte e resistenti. Dopo aver subito un trattamento di cilindratura fatto ponendole tra due sassi molto pesanti e piatti , venivano stabilizzate durante l’applicazione con battute più o meno forti ma estremamente mirate del martello.
In fine il manico in legno veniva utilizzato come un matterello per lisciare e rifinire il più possibile la suola senza dover portare materiale.
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