Nano Tecnologia
La parola nanotecnologia si riferisce ad un’area scientifica che si occupa di manipolare la materia a livello nanometrico (un nanometro è un miliardesimo di metro) creando entità costituite anche da poche centinaia di atomi.
Ci sono però evidenze scientifiche che dimostrano come anche nanoparticelle penetrate accidentalmente nell’organismo possano attraversare barriere biologiche importanti (come ad esempio la barriera aria-sangue) distribuendosi poi nell’organismo ed esercitando in alcuni casi effetti tossici indesiderati.
La preoccupazione sui possibili effetti delle nanoparticelle sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, sollevata recentemente dalla comunità scientifica e ripresa – spesso in modo allarmistico – dai media, nasce proprio da queste particolari proprietà delle nanoparticelle. Negli ultimi anni è addirittura nata una disciplina, la nanotossicologia, che si occupa di studiare i possibili effetti avversi delle nanoparticelle. Ma allora, ci dobbiamo preoccupare? La risposta, come spesso accade, non è né sì né no. Dipende dal tipo di materiale e dal metodo di preparazione oltre che, ovviamente, dalle dosi alle quali si è esposti. Le nanoparticelle non sono tutte uguali e pertanto il rischio ad esse associato va valutato per ogni singolo caso. E qui sta il vero problema: allo stato attuale non esistono ancora dei parametri chiari e condivisi cui fare riferimento poiché non sono del tutto note le proprietà che rendono tossica una nanoparticella. Nonostante gli sforzi della comunità internazionale non si è giunti ancora a protocolli che permettano di prevedere con certezza la tossicità di un materiale. Insomma, c’è ancora molto da fare.
A cura di Ervis Haxhia