Immagina una sostanza così speciale da migliorare ogni cosa con cui entra in contatto, rendendola più funzionale e duratura.Immagina che possa essere utilizzata in processi e in ambiti completamente diversi: dalla moda all’alimentazione, dalle bevande alla cosmesi, all’industria in numerose applicazioni.Immagina ancora che si tratti di un prodotto “super-natural“, ovvero completamente naturale, estratto dalle piante con metodi ecosostenibili e dalle proprietà uniche e straordinarie.Immagina che sia erede di una lunga e suggestiva tradizione che risale all’Antichità e che è rimasta quasi inalterata nei secoli.
Il tannino è tutto questo.Completamente naturale, incredibilmente efficace. E’ una sostanza presente all’interno delle piante, che le protegge dall’attacco di muffe, batteri, funghi e parassiti.Presente naturalmente in frutta e verdura, da sempre fa parte nostra dieta. Da migliaia di anni viene prodotto dalle piante e può essere utilizzato efficacemente in vari processi industriali: dalla produzione di prodotti alimentari alla cosmesi, dalla tintura dei tessuti alla concia al vegetale delle pelli.
Grazie alle sue caratteristiche uniche è considerato un “super-natural”, aggettivo che identifica tutti quei prodotti naturali che dimostrano particolare efficacia e versatilità d’uso e che oggi vengono riscoperti come valida alternativa ai prodotti chimici, nel rispetto della salute umana e dell’ambiente.Inoltre, è erede di una nobile tradizione: ha silenziosamente lavorato al nostro fianco durante tutta la Storia dell’Umanità, fino ad oggi. Come un collega di vecchia data.Del resto, la parola “tannino” viene dal verbo “tannare” (conciare). Più che un nome scientifico, sembra un soprannome dato a un amico.Il tannino è una classe di composti contenuti in diverse piante con proprietà analoghe a quelle dell’acido tannico, solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine.
Per questo posseggono proprietà concianti per le pelli animali in quanto reagiscono col collagene e con le altre proteine rendendo il prodotto non putrescibile. Il composto si trova nei legni, nelle cortecce, nei frutti e rizomi, nelle radici ma generalmente si intende quello estratto dalle noci di galla, ricco di acido tannico, con diversi procedimenti (all’acqua, all’alcole, all’etere).
Il termine venne impiegato per la prima volta nel 1796 per indicare una sostanza chimica presente negli estratti vegetali capace di combinarsi con le proteine della pelle animale in complessi insolubili, di prevenirne la putrefazione da parte degli enzimi proteolitici e trasformarla in cuoio.Un’intuizione che ha portato alla nascita di un processo indispensabile all’evoluzione della civiltà umana: la concia delle pelli con il tannino vegetale.Cuoio e pelli conciate al vegetale sono diventati finimenti per cavalli e animali da lavoro, sandali, cinturoni, bisacce, faretre, complementi per armi tra i quali scudi e corazze, copertine di libri. Inoltre, hanno trovato impiego anche all’interno di macchine industriali e persino nei carri armati.Di tutti i processi di lavorazione delle pelli, la concia al vegetale con il tannino è quella che vanta le origini più antiche.Si ritiene infatti che risalga addirittura all’Era Preistorica, quando gli esseri umani appresero a trasformare le pelli degli animali uccisi durante le battute di caccia in indumenti ed utensili.
La concia al vegetale si è poi evoluta nel corso dei secoli, attraverso la selezione delle piante più idonee per estrarre il tannino e metodi di produzione sempre più efficienti.Tuttavia, le fasi fondamentali sono rimaste inalterate fino ad oggi, tramandando la preziosa tradizione artigiana. In particolare, la concia al vegetale è utilizzata per produrre cuoio, che grazie alla sua resistenza può essere utilizzato per le suole delle calzature e in alcuni componenti d’arredo.La lenta lavorazione e l’abilità dei maestri conciatori fanno della pelle conciata al vegetale un prodotto unico, che invecchia ma non si rovina, secondo due ricerche universitarie, il tannino è un coadiuvante nella lotta contro i batteri.
A cura di Ervis Haxhia